PATAGNANA. Patata della Garfagnana
In Garfagnana la coltura di riferimento, sia per superficie coltivata sia per identità locale, è rappresentata dal Farro a cui è riconosciuta la denominazione IGP. Il farro viene coltivato, nella maggior parte dei casi, senza una rotazione o avvicendamento colturale come prescritto dalle buone pratiche agronomiche.
Assieme all’abbandono delle aree coltivate marginali si è verificato anche l’abbandono delle rotazione in quanto la maggior parte delle colture non risultano competitive dal punto di vista produttivo.
La patata in tal senso è risultata, anche dal confronto con i produttori di farro, un’alternativa possibile. La preferenza per la patata è legata al fatto che in Garfagnana spunta sempre buoni prezzi in quanto molto ricercata dai consumatori per le sue caratteristiche qualitative. Le alternative quali il mais ottofile o i fagioli non sono visti favorevolmente dagli agricoltori in quanto richiedono molta manodopera a fronte di produzioni altalenanti negli anni.
In tale contesto la Garfagnana COOP ha avviato un percorso per agire nei punti deboli della filiera della patata e per vedere di strutturarla e renderla sinergica alla filiera del farro in modo da fornire una ulteriore possibilità di reddito agli agricoltori soci, produttori del farro.
D.R.E.Am. Italia supporta i partner nel coordinamento, la rendicontazione e la disseminazione del progetto.
Intervento realizzato grazie al finanziamento DEFR 2020—Progetto Regionale 6 “Sviluppo Rurale e Agricoltura di qualità” —Interventi a sostegno dei processi di innovazione organizzativa e di processo produttivo nel settore della cooperazione agricola e nei consorzi forestali.
CLIENTE: Garfagnana Coop
DATA: 2021-in corso
PARTNER DEL PROGETTO: Fondazione Clima e Sostenibilità, Garfagnana Coop, con il supporto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI UniFi)